terapia di coppia Giuseppina Di Carlo

Terapia di coppia

“Felici per sempre” è una formula che si applica alle fiabe. Nella realtà una coppia, per quanto stabile, basata sull’amore e con la volontà di costituire una famiglia, si trova di fronte a diverse sfide o momenti di crisi. Essere in grado di affrontarli è una condizione fondamentale per superare i momenti difficili e rimanere unita, anche per sempre!

Come funziona la terapia di coppia?

L’approccio che utilizzo con le coppie che arrivano nel mio studio è fondato sulla terapia cognitivo – comportale (CBT). La CBT comprende diversi interventi, il cui focus è:

  • Affrontare gli schemi cognitivi, ovvero le convinzioni profonde su se stessi, gli altri e il mondo che organizzano e danno un significato alla realtà. 
  • Regolare le emozioni ovvero comprenderle, accoglierle e gestirle con efficacia.
  • Modificare i comportamenti disfunzionali.


Il percorso terapeutico nel lavoro di coppia

I primi colloqui hanno lo scopo di di approfondire le problematiche che hanno portato i due partner a cercare aiuto. Gli incontri iniziali servono anche a conoscere i membri della coppia, esplorando la loro storia personale e del loro rapporto. Le prime sedute sono un’opportunità per la coppia di capire se posso essere la specialista giusta per lavorare con loro. Una volta concordato l’obiettivo, inizia il lavoro terapeutico personalizzato.

Il percorso terapeutico è diverso per ogni coppia, a seconda delle caratteristiche dei singoli, dal ciclo di vita della coppia (senza figli, primo figlio, nido che si svuota, pensionamento…) e dal problema portato.

La terapia serve alla coppia per imparare a risolvere i propri problemi, differentemente da come ha imparato a fare. Gli interventi terapeutici aiutano a comprendere cosa si nasconde dietro i litigi quotidiani oppure cosa può aver portato i due ad allontanarsi. L’obiettivo generale, a prescindere dalla problematica attuale, è quello di permettere alla coppia di riparare il rapporto.  

Il ruolo del terapeuta

Il mio ruolo in quanto psicoterapeuta non è quello di giudice. Per me è importante fare sentire entrambi i membri della coppia sostenuti. Li incoraggio a cambiare prospettiva e ad accogliere anche il punto di vista dell’altro. Il mio lavoro si concentra sull’insegnare alla coppia gli strumenti della terapia cognitivo – comportamentale, utili per gestire le problematiche e per adottare modalità di comunicazione più efficace.

Quando rivolgersi a un terapeuta di coppia

A tutte le coppie capita di avere problemi o incomprensioni. Idealmente, dopo averne discusso, insieme si arriva ad una soluzione che rappresenta un compromesso valido per entrambi.  Il benessere di coppia è un equilibrio in perenne movimento, ciò che lo stabilizza è l’impegno di entrambe le parti. 

Probabilmente, farebbe bene a tutti incontrare un terapeuta di coppia per imparare a relazionarsi meglio, specie quando si ha una relazione sentimentale! In alcuni casi, invece, la terapia di coppia diventa un’opzione necessaria, se l’equilibrio tra due persone è compromesso e la sofferenza diventa ingestibile. 

Nella mia esperienza le coppie arrivano in terapia quando si rendono conto di avere un problema, tra le ragioni più comuni:

  • Affrontare aspetti individuali o eventi in grado di danneggiare la coppia: gelosie, tradimenti, non detti, rapporto con la famiglia di origine, difficoltà nella genitorialità, violenza domestica, differenze culturali etc.
  • Ci si accorge che alcuni aspetti del rapporto non funzionano.
  • Si litiga per ore sulle stesse cose, senza riuscire a trovare una soluzione.
  • Uno dei due membri della coppia si trova ad affrontare difficoltà personali che hanno un impatto sul benessere di entrambi, per es un disturbo mentale o un problema di dipendenza.
  • Non si riesce più ad essere felici insieme.
  • La coppia non è sicura di voler continuare una vita comune.

Benefici di una terapia di coppia

  • Affrontare una crisi
  • Promuovere modi di relazionarsi più sani
  • Riparare il rapporto
  • Migliorare la relazione e rafforzare  la comunicazione
  • Potersi separare con serenità

Le statistiche indicano che tre coppie su quattro si sono sentite aiutate dalla terapia di coppia e riconoscono che il rapporto è migliorato. Gli studi mostrano anche che il benessere individuale e le altre sfere di vita ne hanno tratto beneficio.

Quali sono i pre-requisiti per cominciare una terapia di coppia?

Motivazione e impegno sono fondamentali, come la volontà di riconoscere il proprio contributo in quello che accade. L’ottica è quella del problema di coppia, quindi solo la coppia può risolverlo, con il giusto aiuto.

Cosa fare se la coppia ha deciso di separarsi?

Quando non è possibile riparare il legame, la terapia permette ai due partner di chiarire che il benessere individuale non coincide più con quello della coppia e di poter prendere in considerazione altre strade. 

L’intervento terapeutico si concentra sulle situazioni attuali e del futuro, in modo da poter raggiungere un accordo che comprenda gli aspetti psicologi e legali della separazione. Lasciarsi serenamente e raggiungere una separazione consensuale è un obiettivo possibile grazie alla mediazione familiare.

Pregiudizi sulla terapia di coppia

Quando non si conosce qualcosa è normale essere diffidenti e avere preconcetti, vediamo alcuni falsi miti che riguardano la terapia di coppia:

“Andare in terapia porta a separarsi”

Credere che la terapia sia il passo che porta al divorzio è un timore comprensibile, perché solitamente ci si rivolge ad uno specialista quando la coppia è già in crisi e deve gestire eventi conflittuali, ad esempio il tradimento.

Spesso uno dei due coniugi porta l’altra persona in terapia, come “ultima spiaggia”. 

In questi casi discutere di un’eventuale separazione fa parte del processo.

“Il terapeuta ci dirà quello che è meglio per noi”

Il terapeuta è esperto dei problemi delle coppie, ma la coppia è la migliore esperta di se stessa. Il lavoro parte dal mettere insieme queste expertise per risolvere il problema portato.

“Il problema non è mio, il mio partner dovrebbe andare in terapia”

La terapia di coppia parte dall’assunto che “il tutto è più della somma delle singole parti”. Ciò che riguarda uno dei due partner interessa, quindi, la coppia come insieme. Qualsiasi sia la questione sono necessari motivazione e impegno da parte di tutti e due, per ritrovare l’equilibrio perduto. 

“Le coppie dovrebbero risolvere da sole i propri problemi”

L’idea che se si ha un problema, vada risolto da soli non è sempre vera. Siamo in grado di risolvere i problemi o di impararli a gestire, se non è possibile una soluzione, solo quando abbiamo il quadro completo e gli strumenti adatti per intervenire. Quando le cose riguardano noi, non sempre siamo in grado di mantenere il distacco e l’imparzialità. Per questo l’apporto di un terzo che può offrire la sua prospettiva può risparmiare tempo, fatica e molto dolore.